Il tumore maligno dello stomaco rappresenta la seconda causa di morte per tumore nel mondo, con una frequenza in netto declino a causa del mutamento delle abitudini alimentari e della conservazione dei cibi. Il tumore interessa nel 40% dei casi la parte inferiore dello stomaco, in un altro 40% la parte media e nel 15% circa la parte superiore. Nella maggior parte dei casi i tumori dello stomaco sono adenocarcinomi, in circa il 5% dei casi sono linfomi, raramente possono essere
diagnosticati carcinoidi o tumori stromali. La diagnosi può avvenire in stadi avanzati del tumore a causa dell’aspecificità della sintomatologia clinica.
Il trattamento prevede la resezione chirurgica negli stadi iniziali mentre il trattamento dei tumori diagnosticati negli stadi avanzati include la chirurgia, la chemioterapia e/o la radioterapia.
L’intervento chirurgico consiste nella resezione parziale o totale dello stomaco e dei linfonodi circostanti, con l’obiettivo di rimuovere il tessuto tumorale ed un margine di tessuto normale. La mortalità a lungo termine dipende dall’estensione del tumore, dall’eventuale insorgenza di recidive e dalla radicalità dell’intervento, che in caso di tumori molto estesi e/o metastasi a distanza ha spesso esclusivamente finalità palliative.
È stato definito il seguente indicatore:
1) Mortalità a 30 giorni dall’intervento per tumore maligno del polmone in cui l’esito misurato è la morte entro 30 giorni dalla data intervento e l’esposizione è data dalla struttura di ricovero.
L’indicatore consente di valutare il rischio operatorio dei pazienti con diagnosi di tumore maligno dello stomaco sottoposti ad intervento chirurgico di resezione gastrica in termini di mortalità a 30 giorni, misurata come mortalità durante l’intervento, durante la degenza post-operatoria o entro 30 giorni dall’intervento.
Il valore dell’indicatore può differire tra aree territoriali e strutture per la diversa qualità delle cure, ma può essere imputabile anche alla eterogenea distribuzione di diversi fattori di rischio come ad esempio età, genere, comorbilità del paziente.
Il tuo medico di fiducia si farà carico del tuo problema e ti guiderà ad una scelta consapevole del percorso di cura da seguire. Contattalo per avere tutte le informazioni necessarie ai tuoi bisogni di salute.