La resezione chirurgica del tumore del polmone rappresenta la prima opzione terapeutica per tumori di stadio non avanzato (fino al IIIa) e per i carcinomi non a piccole cellule con localizzazione monolaterale.
La valutazione della capacità respiratoria prima dell’intervento consente di predire la funzionalità residua e di orientare la scelta della procedura chirurgica, in modo da garantire al paziente una adeguata riserva funzionale respiratoria.
Le procedure chirurgiche per tumore polmonare consistono in wedge resection o resezione a cuneo (rimozione del tessuto neoplastico e del parenchima polmonare circostante), segmentomia (rimozione di una sezione di parenchima ventilata da un bronco segmentale), lobectomia (rimozione di un lobo intero), bilobectomia (rimozione di due lobi) e pneumonectomia (rimozione dell’intero polmone).
La lobectomia consente di minimizzare la probabilità di recidiva locale nei pazienti con adeguata riserva funzionale, mentre nei pazienti che non hanno una riserva funzionale adeguata solitamente è preferibile effettuare una resezione a cuneo.
Alcune forme istologiche del tumore (es. carcinoma a piccole cellule) ovvero le forme associate a metastasi devono essere trattate con chemioterapia e radioterapia. Il trattamento chemioterapico può essere associato alla chirurgia in caso di tumori non estesi e senza coinvolgimento linfonodale.
È stato definito il seguente indicatore:
1) Mortalità a 30 giorni dall’intervento per tumore maligno del polmone in cui l’esito misurato è la morte entro 30 giorni dalla data intervento e l’esposizione è data dalla struttura di ricovero.
L’indicatore consente di valutare il rischio operatorio dei pazienti con diagnosi di tumori al polmone sottoposti ad intervento chirurgico di resezione polmonare in termini di mortalità a 30 giorni, misurata come mortalità durante l’intervento, durante la degenza post-operatoria o entro 30 giorni dall’intervento.
Il valore dell’indicatore può differire tra aree territoriali e strutture per la diversa qualità delle cure, ma può essere imputabile anche alla eterogenea distribuzione di diversi fattori di rischio come ad esempio età, genere, comorbilità del paziente.
Il tuo medico di fiducia si farà carico del tuo problema e ti guiderà ad una scelta consapevole del percorso di cura da seguire. Contattalo per avere tutte le informazioni necessarie ai tuoi bisogni di salute.