Il tumore maligno del fegato più frequente è il carcinoma epatocellulare. Altre forme tumorali maligne a carico del fegato sono gli emangioendoteliomi, i sarcomi, l’epatoblastoma, il colangiocarcinoma, il linfoma, l’angiosarcoma e l’emangiosarcoma. Inoltre, il fegato è sede di frequenti metastasi provenienti da tumori del tratto gastrointestinale (colon, stomaco, carcinoidi dell’appendice) ma anche da tumori maligni della mammella, dell’ovaio, dei polmoni, del rene e della prostata.
La sintomatologia del carcinoma epatocellulare comprende dolore addominale, massa addominale palpabile, emesi, anemia, dolore a carico del dorso, ittero, prurito, calo ponderale è febbre. I sintomi del colangiocarcinoma sono essenzialmente l’ittero, il calo ponderale, l’epatomegalia ed il dolore addominale.
I trattamenti disponibili per il tumore maligno del fegato sono la chirurgia, la chemioterapia, l’immunoterapia, la terapia fotodinamica, l’ipertermia, la radioterapia e la radiochirurgia.
La terapia chirurgia prevede la resezione parziale o totale del fegato, con eventuale trapianto da donatore. In alternativa, può essere effettuata una ablazione tumorale per mezzo di radiofrequenza, crioterapia o chemioterapici. Può essere previsto un trattamento con radioterapia e/o chemioterapia neoadiuvante.
È stato definito il seguente indicatore: “Mortalità a 30 giorni dall’intervento per tumore maligno del fegato“. L’indicatore valuta il rischio operatorio dei pazienti con diagnosi di tumore maligno del fegato sottoposti ad intervento chirurgico in termini di mortalità durante l’intervento, durante la degenza post-operatoria o entro 30 giorni dall’intervento. L’indicatore misura come esito la morte entro 30 giorni dalla data intervento e considera come esposizione la struttura di ricovero.
Il valore dell’indicatore può differire tra aree territoriali e strutture per la diversa qualità delle cure, ma può essere imputabile anche alla eterogenea distribuzione di diversi fattori di rischio come ad esempio età, genere, comorbilità del paziente.
Il tuo medico di fiducia si farà carico del tuo problema e ti guiderà ad una scelta consapevole del percorso di cura da seguire. Contattalo per avere tutte le informazioni necessarie ai tuoi bisogni di salute.