Il distretto sanitario è un’articolazione territoriale dell’Azienda sanitaria locale (Asl) sul territorio, con un bacino di utenza previsto di almeno 60mila abitanti (salvo eccezioni in aree geografiche difficili o con bassa densità abitativa).
Il distretto assicura alla popolazione che ne fa parte i servizi di assistenza primaria, mediante: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica), ambulatori specialistici, assistenza domiciliare, cure palliative (a domicilio e in hospice), consultori, assistenza protesica, riabilitazione, servizi per le dipendenze patologiche, fornitura diretta di farmaci, prodotti per la nutrizione artificiale e dispositivi medici, servizi di salute mentale e di neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza, medicina legale. Il distretto, inoltre, coordinandosi con i Comuni, garantisce l’assistenza nelle residenze e nei centri diurni agli anziani fragili e alle persone con disabilità.
Con il decreto ministeriale 77 del 2022, che ha riscritto l’organizzazione della sanità territoriale, i distretti sanitari dovranno tendere a un bacino di utenza di 100mila abitanti e includere: una casa della comunità hub ogni 40-50mila abitanti, case della comunità spoke in base al fabbisogno, un infermiere di famiglia (o di comunità) ogni 3mila abitanti, una centrale operativa territoriale, un ospedale di comunità e un’unità di continuità assistenziale, cioè un’equipe mobile formata da un medico e un infermiere per la gestione (anche attraverso strumenti di telemedicina) di pazienti a domicilio in situazione di particolare fragilità (instabilità clinica, malattia infettiva, focolai epidemici).